venerdì 22 settembre 2017

Egitto: Erotismo e seduzione


"Con i suoi capelli, lancia contro di me le sue reti; con i suoi occhi, mi fa prigioniero; con i suoi ornamenti, si fa padrona di me".
( Inizio delle parole d'incantesimo ).



Tra i piaceri della vita gli Egiziani comprendevano naturalmente il buon cibo, la musica e l'amore.
I banchetti raffigurati nelle decorazioni tombali sono popolati da uomini e donne vestiti di abiti di tessuti fini, quasi trasparenti, adorni di sontuose parures e recanti sul capo parrucche folte e ricciute, talora sormontate da coni profumati.
L'abbigliamento e il trucco costituivano un indubitabile fattore di attrazione erotica, e in particolare le parrucche femminili rivestivano un ruolo importante nel gioco della seduzione.
La sensualità pervade molti racconti di argomento mitologico, nell'interno anche di ribadire in modo rituale il potere fecondatore e rigenerativo di molte divinità, quali Amon, Min; Hathor e Iside.
In tale prospettiva va interpretato anche l'uso di introdurre nelle tombe bamboline in forma di donne nude, con attributi sessuali marcati; queste "concubine del defunto" avevano il preciso scopo di risvegliarne la virilità e la forza generatrice.
Tuttavia e immagini di argomento esplicitamente sessuale e osceno sono relativamente poche, limitate a un ambiente popolare e forse di destinazione apotropaica.
Non mancano però velati riferimenti all'intimità della coppia nelle raffigurazioni di feste, di caccia o di musica, accennati dalla sola presenza di dettagli, con valenze erotiche, quali i fiori di loto, i frutti della mandragola, i papaveri, gli strumenti musicali suonati dalle dame o i gioielli tipici del culto della dea dell'amore Hathor.




Scena di banchetto, dalla tomba di Nebamon a Tebe Ovest, XVIII dinastia, intonaco dipinto, h 76 cm, Londra, British Museum.


Uomini e donne si presentano vestiti di stoffe fini, hanno parrucche decorate da diademi floreali e profumate con coni di unguento ed esibiscono ricche parures.
Le feste e i banchetti erano occasioni mondane durante le quali le famiglie dell'alta società intrattenevano rapporti di amicizia; naturalmente, rappresentavano anche il momento adatto per esibire in pubblico i simboli del proprio status sociale: bellezza, ricchezza e potere.
Numerosi dettagli pervadono le scene di banchetto di un'atmosfera sensuale: gli abiti sono in genere succinti e pressoché trasparenti, mentre il trucco, le parrucche e i gioielli esaltano la femminilità e l'attrazione.



Scena dal Papiro Erotico, da Deir-el-Medina, XIX-XX dinastia. h 21 cm, Torino, Fondazione Museo Antichità Egizie.


Le raffigurazioni oscene sono piuttosto rare nell'arte egiziana, ma non mancano tuttavia scene di esplicito argomento erotico e sensuale.
Questi esempi, normalmente relegati nell'ambito dell'arte popolare, avevano un valore propiziatorio della fecondità.
Le ragazze portano sulla parrucca un fiore di loto, simbolo di rinascita e piacere, e sono vestite soltanto di una cintura.
Il papiro conservato a Torino ha piuttosto un carattere di satira e di caricatura iperbolica della realtà, che si nota in particolare nelle dimensioni esagerate dei falli a dai volti quasi felini degli uomini.